Scritta da: Elisabetta
Quando a tavola ci si trova davanti ad una bistecca, non si pensa che quella parte apparteneva a un animale da accarezzare, da amare...
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Quando a tavola ci si trova davanti ad una bistecca, non si pensa che quella parte apparteneva a un animale da accarezzare, da amare...
Guardavo quei bei pesci muoversi nell'acqua, guardavo i maialini appesi agli uncini e pensavo a come, a parte la miseria e la fame, l'uomo ha sempre trovato strane giustificazioni per la sua violenza carnivora nei confronti degli altri esseri viventi. Uno degli argomenti che vengono ancora usati in Occidente per giustificare il massacro annuo di centinaia di milioni di polli, agnelli, maiali e bovini è che per vivere si ha bisogno di proteine. E gli elefanti? Da dove prendono le proteine gli elefanti?
Quella che chiamiamo eufemisticamente "carne" sono in verità pezzi di cadaveri, di animali morti, morti ammazzati. Perché fare del proprio stomaco un cimitero?
Se le galline avessero un governo e una chiesa e una storia avrebbero un'opinione distaccata e disgustata delle gioie umane. Se a un uomo capita qualcosa di allegro e di bello, subito un pollastro ci rimette il collo.
Dall'assassinio degli animali all'assassinio degli uomini il passo è piccolo.
Qualsiasi cosa un uomo faccia agli animali, gli verrà ripagata con la stessa moneta.
Trovo inaccettabile che la violenza costituisca la base di alcune delle nostre abitudini alimentari.
Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.
Spesso le persone sostengono che gli umani hanno sempre mangiato animali, come se questo giustificasse la continuazione della pratica. Secondo questa logica, non dovremmo neppure impedire l'omicidio, perché anch'esso è sempre stato praticato dall'inizio dei tempi.
È una grande vergogna spargere il sangue e divorare le belle membra di animali ai quali è stata violentemente tolta la vita.