Ho cambiato atteggiamento: non sono più io che indosso i vestiti, sono i vestiti che indossano me.
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Ho cambiato atteggiamento: non sono più io che indosso i vestiti, sono i vestiti che indossano me.
Per anni la gente del cinema ha visto in me una sola cosa. Anzi due: il seno e il sedere. É stata dura spingerli a guardare qualcos'altro.
Gli ebrei si incontrano e costruiscono palazzi, i napoletani si incontrano e si sputano in faccia.
Ho i riflessi talmente pronti che, voltandomi, riesco a mordermi un orecchio.
Riguardo ai poveri virtuosi, si può aver pena di loro, naturalmente, ma non li si può certamente ammirare.
La differenza tra la vita e un copione cinematografico è che il copione deve avere un senso.
Quando si esce dalla sua scuola, si sa meglio di come un bambino sa le sue lettere che dalla vita non si può pretendere nulla e che il lato terribile, la perdizione, l'annientamento, abitano a porta a porta con ciascuno di noi.
Molti matrimoni al giorno d'oggi vanno a finir male per la ragionevolezza del marito più che per qualsiasi altra cosa. Come può una donna essere felice con un uomo che insiste nel trattarla come se fosse un essere perfettamente razionale?
Non saluto la gente anche se non la conosco.
Gli oracoli sono muti.