Spingersi tra le nebbie della propria anima, soli al proprio cospetto, e affrontare tutti i fantasmi: quelli passati, acquattati nei ricordi, quelli presenti, ancora incollati alle ciglia, e quelli futuri, sempre nuovi ad ogni successivo passo.
Vivi il tuo presente, aspettando che il tuo domani sia migliore di ieri.
Tutti pensano che l'empatia sia il futuro del design. Potrà diventarlo se non si trasformerà in una soggettività assoluta, di quelle che non ammettono repliche, di quelle che pensano di conoscere il mondo e il pensiero altrui senza mai sbagliare. Solo allora potremo parlare davvero di User Experience.
Viviamo ogni giorno al massimo, perché non sappiamo cosa può riservarci il futuro.
Il passato lascialo indietro, pensa solo al presente e al futuro.
Dalle crepe del cuore risaliranno in superficie nell'anima quei sorrisi liberi dal sapore di lieta gioia a raccontarti del tempo che ti spinge nel futuro che vuoi vivere ancora.
Ogni individuo ha in proprio pugno il futuro dell'umanità, racchiuso in una manciata di semi in tasca: diffondere bellezza, donare speranza, esibire sorrisi, mostrare stupore, aprirsi alla gentilezza. Sua la scelta di sparpagliarli sui propri passi, confidando diventino infestanti, o lasciarli inutilmente avvizzire nel buio.
Il futuro è un'orizzonte sfocato, è per questo che preferisco i colori nitidi e reali del presente.
Se c'è un domani vallo a incontrare, ma non portarti insieme il passato.
Il passato è stato la tua vita. Il presente è la tua vita. In futuro, non saprai mai quando la tua vita non lo sarà più.