Io, da gay, non sono niente, anzi sono tutto, compreso umano, compreso gente. Gente che ride, che piange, che sente. Gente che soffre ma che, nonostante le ferite, ancora vive intensamente.
Se la mia omosessualità ti disturba così tanto, al punto di influenzare le tue scelte e il corso della tua vita, la colpa non è né mia né dei miei simili, è bensì solo frutto delle tue supposizioni oppure delle tue convinzioni, o meglio, pseudo tali.
Composta domenica 20 agosto 2017
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