La società borghese, basata sullo scambio di valore, genera rapporti di produzione e circolazione che rappresentano altrettante mine per farla esplodere. Esse sono una massa di forme che si oppongono all'unità sociale, il cui carattere antagonistico non potrà mai essere eliminato attraverso una pacifica metamorfosi. D'altra parte, se noi non potessimo già scorgere nascoste in questa società - così com'è - le condizioni materiali di produzione e di relazioni fra gli uomini, corrispondenti ad una società senza classi, ogni sforzo per farla saltare sarebbe donchisciottesco.
a Lucio--non mi stupisce il tuo commento.Accanto a osservazioni di pregio di questo scrittore ve ne sono altre infelici come questa.La prima parte è chiara nella sua stesura,peccato che sia sbagliata nel concetto.Insiste nella seconda parte e qui siamo al delirio. Purtroppo la teorizzazione di idee che potrebbero avere un logico perchè vengono deturpate quando si vuole fare emergere verità la cui applicazione è doverosa ma minata(a questo punto veramente) da postulati sbagliati. E il pensiero sopra esposto ne è un chiaro esempio. Non dimentichiamo comunque che la mancanza di scrittori di questo tipo non avrebbero penso,mai innescato le giuste rivendicazioni dei lavoratori. Ma si sa al meglio e al peggio non c'è mai fine. Se a mia volta non sono stato chiaro accetto ben volentieri la tua critica.
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