Frasi dal Libro:Breaking dawn

Questo autore lo trovi anche in Racconti e in Frasi per ogni occasione.
Anno:
2008
Autore:
Stephenie Meyer
Editore:
Fazi

Scritta da: XxPilvyxX
A volte era così facile dimenticare che baciavo un vampiro. Non perché il suo aspetto fosse comune o umano - nemmeno per un secondo riuscivo a dimenticare che tra le braccia stringevo qualcuno che era più un angelo che un uomo - ma perché Edward trasformava in una cosa dal nulla il fatto che le sue labbra fossero sulle mie, sul mio viso e sul mio collo. Diceva che il mio sangue ormai non era più una tentazione, che il timore di perdermi aveva neutralizzato ogni brama. Eppure sapevo che l'odore del mio sangue lo faceva ancora soffrire, gli bruciava ancora la gola come se respirasse fuoco.
Socchiusi gli occhi e vidi i suoi fissi sul mio viso. Era assurdo quando mi guardava così. Come fossi il premio anziché la vincitrice, sfacciatamente fortunata.
dal libro "Breaking dawn" di Stephenie Meyer
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    Edward baciò Renesmee sulla fronte e sulle guance, poi la sollevò per issarla sulla schiena di Jacob. Lei salì con agilità, tenendosi alla sua pelliccia, e trovò posto facilmente nell'incavo fra quelle enormi scapole.
    Jacob si girò verso di me, gli occhi espressivi pieni di tormento, con quel ruggito tonante che gli straziava ancora il petto.
    "Sei l'unico a cui potremmo affidarla", gli mormorai "se tu non l'amassi tanto, non potrei mai sopportare questo momento. So che sei in grado di porteggerla, Jacob".
    Gemette di nuovo e chinò la testa per darmi dei colpetti sulla spalla.
    "Lo so", sussurrai "anch'io ti voglio tanto bene, Jake. Sarai sempre il mio testimone di nozze".
    Sulla pelliccia rossastra, sotto l'occhio gli scorreva una lacrima grande quanto una palla da baseball.
    Edward posò il capo sulla stessa spalla dove aveva collocato Renesmee. "Addio, Jacob, fratello mio... figlio mio"
    dal libro "Breaking dawn" di Stephenie Meyer
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      Scritta da: Marianna Mansueto
      Il mio tremore si fermò all'improvviso e fui invaso da un calore più intenso, nuovo. Che non bruciava.
      Splendeva.
      Tutto si sciolse dentro di me e rimasi immobile davanti al visetto di porcellana della bambina, metà vampira, metà umana.
      Tutti i lacci che mi stringevano alla vita, si spezzarono in un attimo, come lo spago di un grappolo di palloncini. Tutto ciò che mi rendeva ciò che ero - l'amore per la ragazza morta al piano di sopra, l'amore per mio padre, la fedeltà al mio nuovo branco, affetto per gli altri miei Fratelli, l'odio per i miei nemici, per la mia casa, per il mio nome, per me stesso - si staccò da me in quell'istante - zac, zac, zac - e fluttuò nello spazio.
      Ma non andai alla deriva - un nuovo laccio mi tratteneva dov'ero. Non uno: un milione. Non di corda, ma d'acciaio. Un milione di cavi d'acciaio che mi legavano a una cosa sola; al centro esatto dell'universo.
      Finalmente capii che l'universo ruotava attorno a quel punto. Non avevo mai colto la simmetria dell'universo, che adesso mi era chiara.
      Non era più la forza di gravità a imbrigliarmi.
      dal libro "Breaking dawn" di Stephenie Meyer
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