Dovremmo conservare nella mente dei fermo immagine dei nostri volti da bambini, per ricordare quella felicità che avevamo negli occhi, quei sorrisi puliti e spontanei, quella spensieratezza che ci faceva gioire anche solo per un sassolino colorato trovato in riva al mare.
Noi persone sensibili indossiamo l'anima qualunque cosa facciamo; è che non sappiamo vestirci d'altro e l'indifferenza non è proprio della nostra misura.
Sii te stesso... sempre. Abbi il coraggio di non essere come gli altri, di non uniformarti per paura di essere criticato. Abbi il coraggio di essere meravigliosamente te stesso. Abbi il coraggio di procedere per la tua strada anche se, per alcuni tratti, ti sentirai di essere il solo a percorrerla, ma sappi che così facendo darai valore al tuo pensiero, alle tue idee, a te stesso.
Per raggiungere una meta è necessario non avere paura, né nutrire molte speranze, serve solo la voglia di farcela. Perché la paura e la speranza sono zavorre che intralciano il cammino.
I ricordi ci accarezzano l'anima e ci aiutano a non cancellare ciò che in passato ci ha emozionato. I ricordi sono il nostro collegamento col tempo che va. Custodiamoli in un posto del nostro cuore, fanno parte del passato. Viviamo però il presente affinché non ci sfuggano momenti di vita che saranno i nostri ricordi di domani.
Non cambierò mai per piacere a qualcuno, rimarrò sempre me stessa, anche a costo di non piacere. Cambiare per gli altri, significa non avere rispetto né per se stessi, né per gli altri.
Se siamo convinti di essere apprezzati per quel che abbiamo e non per quello che siamo, non abbiamo nessuna stima di noi stessi e, probabilmente, non abbiamo ancora capito nulla della vita.
A volte chiediamo appoggio a chi non ha la forza di sorreggerci, ma è bello vedere che ce la mette tutta per riuscirci.
Tutti abbiamo il diritto alla felicità, tutti abbiamo il diritto di cercarla, ma non possiamo distruggere quella degli altri per costruire la nostra.
L'omofobia esiste perché esistono persone sempre pronte a ergersi a giudici, perché è più facile giudicare che informarsi, è più facile puntare il dito che comprendere.