Scritta da: Marta C.
Quello che so è che cerchiamo la vita. Il nostro respiro non ci basta e vogliamo il respiro di un altro. Vogliamo respirare di più, vogliamo tutto il fiato di tutta la vita.
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Quello che so è che cerchiamo la vita. Il nostro respiro non ci basta e vogliamo il respiro di un altro. Vogliamo respirare di più, vogliamo tutto il fiato di tutta la vita.
Da sola non riusciva a costruire nulla, tutto ciò che faceva cadeva giù.
Metà della vittoria è la conoscenza del nemico. Evita qualsiasi nemico sconosciuto e, se proprio non puoi, considera la ritirata una vittoria.
Le lacrime, un lusso che solo i deboli possono concedersi.
Raccontami la tua storia; se ciò che hai patito si dimostrerà, alla considerazione, soltanto un millesimo di ciò che ho patito io, ebbene, tu sei un uomo allora, e io ho sofferto come una fanciulla; eppure tu somigli alla pazienza che contempla le tombe dei re e disarma la sventura col sorriso.
"Dov'eri finita?"
"Da nessuna parte."
"Da nessuna parte? E con chi eri?"
"Una compagna."
"E chi è?"
"Marta."
"Perché non mi hai risposto?"
"Non potevo."
"Che vuol dire" non potevo "?"
"Ero alle prove teatrali."
"Alle prove di che?"
"Non ho fatto niente di male."
"E non potevi avvertirmi?"
"La mamma di Marta disegna e cuce costumi splendidi."
"Perché non mi hai avvertito?"
"Non volevo che rovinassi tutto. Perché se n'è andato?"
"Non lo so."
"Non lo sai? Nessuno sa mai niente!"
"Ho provato a chiamarlo... Nulla."
"Dimmi la verità."
"Non mi ama più."
"E tu? Lo ami ancora?"
"Si."
"Allora perché lo hai fatto andar via?"
"Non mi ha chiesto il permesso..."
"Non lo amavi abbastanza. Se uno ha un tesoro, non lo perde. Se lo tiene stretto a tutti i costi: è questione di vita o di morte."
È come se lui fosse morto e rinascesse a contatto con quell'acqua. Finalmente libero, scopre di avere già tutto quello di cui ha bisogno.
Nelle storie c'è la vita senza i momenti di noia.
"Una volta ho sognato una donna bellissima, vestita di un cappotto bianco. Mi guardava e sorrideva. Le ho chiesto:" Da dove viene la tua bellezza? ". e la donna mi ha risposto:" Un giorno piangevi e io mi sono strofinata il viso con le tue lacrime ". Andrà tutto bene, Margherita, andrà tutto bene..."
Andrea abbracciò la sorella. Si aggrappò a Margherita come se fosse un salvagente e cominciò a galleggiare nel sonno pochi secondi dopo. Margherita non riusciva a dormire, ma almeno quella notte i mostri avrebbero lasciato in pace suo fratello e divorato solo il suo sonno. Chi ha un amore che veglia può dormire sonni tranquilli. Ma l'amore a volte si fulmina: perché a poco a poco il filo si assottiglia a causa di quello stesso calore che lo accende.