Scritta da: Marianna Mansueto
Non so perché la sua voce mi tocchi come nessun'altra.
dal libro "Hunger games" di Suzanne Collins
Non so perché la sua voce mi tocchi come nessun'altra.
Finché sei viva, vive anche la rivoluzione.
Torno nella mia stanza e mi stendo sotto le coperte, cercando di non pensare a Gale e non pensando a nient'altro.
Il rancore che provo nei suoi confronti per causa di quella ragazza fantasma, per tutto quanto, è così reale e istantaneo da soffocarmi. Gale è mio. Io sono sua, Qualsiasi altra cosa è impensabile.
Ma, se devo essere sincera, non è che io sia troppo brava a perdonare.
Il suo corpo mi è familiare, il modo in cui si muove, il profumo di fumo di legna che emana, nei momenti di quiete dalla caccia ho imparato persino a conoscere il battito del suo cuore, ma questa è la prima volta che lo sento davvero, snello e muscoloso, contro il mio.
Io sono sicuro che non hanno notato niente all'infuori di te. Dovresti indossare fiamme più spesso.
Lui e io apprezziamo la nostra reciproca compagnia più o meno come apprezzeremmo un calcio negli stinchi.
Rimettere insieme i pezzi richiede dieci volte il tempo che serve per crollare.
Io non... non potevo proprio sopportare il pensiero di stare senza di lui.