Scritta da: Silvana Stremiz
Uno dei benefici dell'amicizia è di sapere a chi confidare un segreto.
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Uno dei benefici dell'amicizia è di sapere a chi confidare un segreto.
Gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d'averne sparse tante.
Con l'idee donna Prassede si regolava come dicono che si deve far con gli amici: n'aveva poche; ma a quelle poche era molto affezionata. Tra le poche, ce n'era per disgrazia molte delle storte; e non eran quelle che le fossero men care.
Il coraggio, uno non se lo può dare.
Ma noi uomini siam in generale fatti così: ci rivoltiamo sdegnati e furiosi contro i mali mezzani, e ci curviamo in silenzio sotto gli estremi; sopportiamo, non rassegnati, ma stupidi, il colmo di ciò che da principio avevamo chiamato insopportabile.
Una delle più grandi consolazioni della vita è l'amicizia; e una delle consolazioni dell'amicizia è quell'avere a cui confidare un segreto. (I Promessi Sposi)
Ora sapete come è l'aspettativa: immaginosa, credula, sicura; alla prova poi, difficile, schizzinosa: non trova mai tanto che le basti, perché, in sostanza, non sapeva quello che si volesse.
Come il fiore già rigoglioso sullo stelo cade insieme col fiorellino ancora in boccio, al passar della falce che pareggia tutte l'erbe del prato.
Questo matrimonio non s'ha da fare, né domani, né mai.
"Carneade! Chi era costui?", ruminava tra sé don Abbondio seduto sul suo seggiolone.