Scritta da: Luisa Marcangeli
Tutto ha l'aria di esistere, e non c'è niente che esista.
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Tutto ha l'aria di esistere, e non c'è niente che esista.
Forse la follia è soltanto un dispiacere che abbia smesso di evolversi.
L'ossessione del suicidio è propria di colui che non può né vivere né morire, e la cui attenzione non si allontana mai da questa duplice impossibilità.
La felicità spinge al suicidio quanto l'infelicità, anzi ancora di più perché amorfa, improbabile, esige uno sforzo di adattamento estenuante, mentre l'infelicità offre la sicurezza e il rigore del rito.