Le migliori Frasi dal Libro:Il giorno in più

Questo autore lo trovi anche in Umorismo.
Anno:
2007
Autore:
Fabio Volo
Editore:
Mondadori

Una delle cose che mi piacevano con Micaela era che con lei si poteva andare ovunque. Sia nei posti ignoranti, anche un po' squallidi, sia nei posti eleganti. Senza nessun problema. Aveva la capacità di scendere e salire dai tacchi, entrare e uscire da abiti o jeans senza mai essere diversa. Era sempre lei in qualsiasi situazione. Sembrava la donna giusta per me, almeno in quei giorni. Il concerto è stato emozionante. Quando hanno suonato la sinfonia n. 2, Micaela mi ha preso la mano e per un istante ho avuto la sensazione che ci stessimo aggrappando l'uno all'altra come fanno le donne quando guardano i film dell'orrore. Perché forse la sensazione era quella. Tutto talmente delicato, potente e bello da fare paura.
dal libro "Il giorno in più" di Fabio Volo
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    Avrei voluto essere più... più tutto. Avrei voluto prenderla per mano quando attraversa la strada come solo un uomo sa fare, aspettarla ogni giorno fuori dal suo ufficio per vederla venire verso di me sorridendo. Avrei voluto saperle comprare un vestito che le piacesse. Essere una cosa bella per lei, un bel pensiero, una buona parola, un buon attimo di silenzio.
    dal libro "Il giorno in più" di Fabio Volo
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      Mi sembrava di buttare via il tempo. Come quando sei in coda per pagare una multa. Hai proprio la sensazione di buttarlo via. Capisco quando ho la sensazione di non aver vissuto bene una giornata, e di aver buttato via il tempo, perché la notte poi non vorrei mai andare a dormire. Sono quelle notti che ho una voglia incredibile di vivere. Vorrei vedere 2 o 3 film, scrivere, leggere, disegnare, o anche semplicemente guardare fuori dalla finestra. Dormire mi sembra una perdita di tempo. Mi viene voglia di imparare. Qualsiasi cosa, ma imparare.
      dal libro "Il giorno in più" di Fabio Volo
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        Piangevo tutti i giorni. Piangevo, ma non volevo tornare a casa. Mi sentivo solo, vulnerabile, sperduto in un mondo che non si accorgeva di me, che sembrava non mi volesse. Sin da piccolo, mi ero sempre sentito come uno che stava a una festa a cui non era stato invitato. Ma lì, a Londra, quel sentimento aveva creato in me un desiderio di guadagnarmi uno spazio. Io volevo farne parte.
        dal libro "Il giorno in più" di Fabio Volo
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          Ho preso subito un'abitudine con Micaela, da quando c'eravamo fidanzati. Scrivevo bigliettini e glieli mettevo nella borsa, nella tasca della giacca o della gonna, o dei pantaloni. Nel portafogli, persino appiccicati allo schermo del computer portatile, così aprendolo se li sarebbe trovati davanti. Era bello poter esprimere liberamente ciò che sentivo.
          dal libro "Il giorno in più" di Fabio Volo
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