[...] Era tornato a casa come un figliol prodigo, traboccante di giubilo, aspettandosi di vedere tutti impazzire di gioia a causa del suo arrivo, e invece si era trovato di fronte a una gelida ripulsa, finendo in carcere. Le aspettative e i risultati differivano in misura così sconfinata che l'effetto era stato di completo stordimento; egli non riusciva a stabilire se la situazione fosse tragica o grottesca. Si sentiva come un uomo che, uscito beatamente all'aperto per godersi l'arcobaleno, fosse stato colpito dal fulmine.
Ora sono davvero coperto di orpelli. Il cavaliere fantasma del Regno dei Sogni e delle Ombre è divenuto un conte fantasma! Volo da capogiro, per ali spennate come le mie!
Meglio queste mie povere e false dignità – date senza essere richieste, da una mano pura e da un animo nobile – di quelle vere, acquisite mediante il servilismo e concesse a malincuore da un potere interessato!
Sir Miles!, Dio mi benedica, avevo completamente dimenticato di essere cavaliere! Santo Cielo, come è straordinaria la memoria di questo ragazzo per quanto concerne i ghiribizzi e le bizzarre fantasticherie della sua follia! Quello che mi ha conferito è un titolo vuoto e pazzesco, eppure non sembra cosa da poco averlo meritato, poiché, secondo me, v'è più onore nell'essere ritenuto degno della nomina di cavaliere fantomatico in questo suo Regno dei Sogni e delle Ombre, che nell'essere giudicato abominevole abbastanza per divenire conte di qualche vero regno di questo mondo!
Il potere che riesce a farsi ubbidire dall'amica di tutta una vita, e a imporle di tradire e disconoscere, sarà senz'altro ubbidito da altri per i quali sono in gioco il pane e la vita stessa e che, per giunta, non hanno legami di lealtà e di onore.