Scritta da: Marianna Mansueto
in Frasi & Aforismi (Libri)
Un vigliacco non è, nel migliore dei casi, che uno schiavo.
dal libro "Il signore di Ballantrae" di Robert Louis Stevenson
Un vigliacco non è, nel migliore dei casi, che uno schiavo.
Se mi amaste quanto io vi amo, rimarreste!
L'odio per quell'uomo mi arde nel petto come un fuoco divampante, sì, perfino ora che è morto.
Dio sa se non avrei impedito il duello, se appena ne avessi avuto il coraggio. La mia vergogna è di non averlo fatto. Ma quando lo vidi cadere, se avessi potuto aver la mente ad altro che alla pietà per il mio padrone, avrei esultato, a quella liberazione.
È straordinario, come un pensiero, anche segreto, trapeli sempre. È straordinario per me, se ci ripenso, come ognuno di noi poteva seguire la corrente dei suoi sentimenti e capire, sebbene ella fosse tranquilla, e di umore uniforme, quando la sua fantasia correva a Parigi.
Credo proprio che nelle donne alberghi lo spirito del diavolo. Tutti gli anni trascorsi, nessuna occasione di rivederlo, ben poche gentilezze da ricordare (a detta di tutti) anche nel periodo in cui gli era promessa, la sopravvenuta notizia della sua morte, la sua crudele rapacità messa a nudo... Tutto questo a nulla era servito; ella serbava ancora la parte migliore del suo cuore per quel maledetto.
Lei lo teneva a distanza, dimenticandosi di lui e quindi ricordandosene e richiamandolo a sé come si fa con un bambino. Lo sopportava con fredda cortesia; gli faceva sentire la sua disapprovazione, cambiando colore o stringendo le labbra, come uno che si vergogni della sua disgrazia; lo richiamava all'ordine con un'occhiata, quand'era presa alla sprovvista, sollecitando le più naturali attenzioni come fossero favori insperati, quando si sorvegliava. E a tutto questo egli rispondeva con inalterabile galanteria, amando, come dice il popolo, persino la terra ch'ella calpestava e portando quell'amore negli occhi lucente come una lampada.