Scritta da: Myriam Anna Genduso
in Frasi & Aforismi (Libri)
Non riuscirò a sopravvivere, ma a vincere forse si.
dal libro "L'ospite" di Stephenie Meyer
Non riuscirò a sopravvivere, ma a vincere forse si.
Cosa mi faceva preferire l'Amore degli umani a quello della mia Specie?
La sua essenza esclusiva e capricciosa? Le Anime offrivano amore e comprensione
a chiunque altra. Avevo bisogno di una sfida più difficile?
Questo Amore era complicato, privo di regole fisse: lo si poteva offrire in cambio di nulla,
come nel caso di Jamie, o conquistare con il tempo e con la fatica, come per Ian;
oppure era così Inaccessibile da spezzarti il cuore, come nel caso di Jared.
O forse, molto più semplicemente, era migliore?
Era una gamma di emozioni più ampia, che consentiva agli umani di odiare
con tanta furia, ma anche di amare con più passione, zelo e ardore?
Non sapevo perché lo avessi desiderato così disperatamente.
Sapevo soltanto che, ora che lo possedevo, valeva tutti i Rischi e le sofferenze
che avevo affrontato.
Era meglio di quanto immaginassi. Era Tutto.
Se capitasse a te di venire infilato dentro un corpo umano ed essere mandato allo sbaraglio su questo pianeta? Se fossi una persona talmente buona da cercare di salvare la vita di cui ti sei appropriato? E se a quel punto ti ritrovassi circondato da umani violenti, che ti odiano, ti feriscono e cercano di ucciderti senza nessuna, nessuna pietà? E se malgrado tutto continuassi a fare del tuo meglio per salvare quegli sconosciuti? Non meriteresti anche tu una vita? Non penseresti di essertela guadagnata?
Questo era senza dubbio il più eccelso e infimo di tutti i mondi: i sensi migliori, le emozioni più squisite... i desideri più maligni, le imprese più cattive... Forse doveva essere così. Forse senza l'abisso non potevano esserci le vette.
Non esiste paradiso o inferno che mi possa separare da te.
Se dovessi scegliere una persona con cui vagare su un pianeta disabitato, quella saresti tu.
Sei l'essere più nobile e puro che abbia mai conosciuto. L'universo sarà un luogo più buio senza di te.
"Okay, allora" disse Jeb ad alta voce, per farsi sentire da tutti. "Funziona così: si vota, e la maggioranza vince. Come al solito, prenderò la decisione che mi pare se non sono d'accordo con la maggioranza perché questa..."
"è casa mia" concluse un piccolo coro.
Forse era pazzo. Ed era mio amico. Certo, mi avrebbe uccisa, se fosse stato necessario, ma non gli andava di farlo. Tra gli umani, cosa chiedere di più ad un amico?
Tutto ciò di cui ci impossessavamo diventava migliore, più bello e pacifico. Gli umani, invece, erano bestiali e ingovernabili. Talmente abituati a uccidersi l'un l'altro da considerare l'omicidio un gesto comune. [...] La guerra aveva infuriato su quasi tutti i continenti. L'assassinio era approvato, ordinato e applicato con cattiveria. Gli abitanti delle nazioni pacifiche fingevano di no vedere, mentre altri membri della specie morivano di fame sotto il loro naso. Non c'era uguaglianza nella distribuzione delle abbondanti risorse del pianeta. La cosa più vile era che i loro discendenti (le nuove generazioni) erano state troppo spesso vittime di crimini atroci. Per mano non soltanto di sconosciuti, ma anche di chi avrebbe dovuto crescerle. L'incuria e l'avidità avevano messo in pericolo l'intero globo. Se qualcuno avesse paragonato il presente della Terra al suo passato, non avrebbe potuto negare che, grazie a noi, era diventata un posto migliore.