Scritta da: Libripassion
A volte si va via senza avvisare mentre a volte si ritorna senza essersene mai andati davvero.
Composta sabato 3 agosto 2013
A volte si va via senza avvisare mentre a volte si ritorna senza essersene mai andati davvero.
Non puoi scoprire nuove galassie se hai paura di perderti fra le stelle con la tua navicella spaziale. Solo quando lasci il timone e diventi il pilota della tua anima la trasformi in una nave stellare. Solo quando lasci il timone scopri l'infinito. Fuori e dentro te.
Ma io ti voglio reale, ti voglio vivo, ti voglio respiro. Ti voglio germoglio del domani e non chimera dispersa fra i passi dei deserti dell'anima.
La vita è così, lente giornate tutte uguali e emozioni improvvise che trafiggono il respiro.
Da grande voglio fare il bambino, per conservare una parte che lasci sempre spazio all'entusiasmo, che non lo perda mai, per continuare a pungermi con le rose senza mai la paura di toccarle. Alla felicità ci si arriva navigando fra le nuvole ma senza sottovalutare la forza delle braccia, la forza del desiderio. Ci vuole applicazione.
Magari il luogo dimenticherà i tuoi passi e così anche te, me, noi e tutti i passeggeri distratti di questo percorso di vita. Ma i viaggi rimasti dentro, no, quelli puoi ripercorrerli un'infinità di volte con la memoria perché i chilometri che hai effettivamente nelle gambe non coincidono mai perfettamente con i tuoi viaggi interiori.
Meglio l'illusione dell'infinito che la certezza del niente.
Si cosa credo? Credo che tutti siamo nati per brillare di emozioni. Chi brilla non è un uomo che vale meno, soltanto qualcuno non programmato a sorridere sempre, perché la vita l'ha punito troppo volte.
Voglio aver fatto mille errori e aver riparato solo a novecentonovantanove perché alla resa dei conti l'ultimo si chiama amore.
Ma ti accorgi che hai voglia di qualcuno che sappia come sei. Che riconosca il tuo arrivo dal fumo e profumo, misto, denso e nero, come la tua anima.