Scritta da: Marianna Mansueto
- Non ho mai conosciuto un uomo come voi.
- Nessuno vi ha mai amata come vi amo io.
dal libro "La signora delle camelie" di Alexandre Dumas
- Non ho mai conosciuto un uomo come voi.
- Nessuno vi ha mai amata come vi amo io.
Il cuore mi batteva così forte da vietarmi di pensare.
Io nulla dicevo, ma l'anima mia tutta mi pareva trasfusa nel cuore, e il cuore negli occhi.
-Dunque voi mi curereste?
-Sì.
-Sareste tutti i giorni accanto a me?
-Sì.
-e anche tutte le notti?
-Sempre finché non v'annoiassi.
-Che nome date voi a ciò?
-Devozione.
-e donde viene questa devozione?
-Da un'attrazione irresistibile che sento per voi.
-Così, voi sareste innamorato di me? Ditelo subito, è molto più semplice.
-Può darsi, ma se dovessi dirvelo un giorno, non sarà oggi di certo.
-Meglio non dirmelo mai.
Così ostinato la fissai, che il mio sguardo attirò il suo.
Era velata, è vero; ma due anni innanzi non avrei avuto bisogno di vederla in viso per riconoscerla, sotto ogni velo: sì, l'avrei indovinata. Pure ancora il cuore mi palpitò al sapere che era lei, e i due anni trascorsi senza vederla, come gli effetti che parevan nati da tanta separazione, sfumarono, svaniti insieme, al solo tocco della sua veste.
-Mi perdonate il mio cattivo umore di stasera? Mi chiese prendendomi la mano.
-Sono pronto a perdonarvene ben altri.
-e mi amate?
-Da impazzirne.
-a dispetto del mio cattivo carattere?
-a dispetto di tutto.
Non so se in vita vostra abbiate provato, o proverete mai, quello che provavo alla vista di Margherita. L'ultima volta che era venuta, sedeva là, allo stesso posto, ma da allora s'era preso un altro amante, e altri baci dai miei avevano premuto le sue labbra. Eppure alle sue labbra anelavano le mie, e sentivo d'amarla ancora ugualmente e forse di più di quanto l'avessi mai amata.
Figliola mia, non abbiatevi a male di quello che dirò; pensate solo che certe volte la vita ha crudeli necessità, e bisogna sottomettervisi.
Il tutto è nel poco: il bambino è piccolo e contiene l'uomo, il cervello è angusto e ricetta il pensiero, l'occhio non è che un punto eppure abbraccia gli spazi.