Scritta da: Salvatore Riggio
I poeti sono persone infelici poiché, per quanto il loro spirito si elevi, saranno sempre racchiusi in un involucro di lacrime.
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I poeti sono persone infelici poiché, per quanto il loro spirito si elevi, saranno sempre racchiusi in un involucro di lacrime.
Lo spirito addolorato trova pace nella solitudine.
Rifugge dalla gente, come un cervo ferito diserta il gregge e vive in una grotta fino alla guarigione o alla morte.
L'usignolo non fa il nido in gabbia affinché ai piccoli non tocchi in sorte la schiavitù.
Un albero cresciuto in una grotta non genera frutti.
Gli occhi del'uomo si sono abituati alla luce fioca delle candele e non vedono la luce del sole.
L'umidità non spaventa l'annegato.
La farfalla che volteggia intorno alla lampada finché non muore è più ammirevole della talpa che vive in un buio cunicolo.
Il soldato che ha visto le spade scintillargli sul capo e fiume di sangue sotto i suoi piedi non si cura delle pietre scagliategli dai bambini per strada.
Una donna sta a una nazione come luce sta a una lampada.
La luce non sarà forse fioca se l'olio della lampada scarseggia?