Scritta da: miry_32
La ragione domina sugli istinti.
dal libro "Twilight" di Stephenie Meyer
La ragione domina sugli istinti.
Non ho mai pensato seriamente alla mia morte ma morire a posto di qualcuno che amo è un buon modo per andarsene.
"Isabella". Pronunciò il mio nome completo con attenzione; poi, con la mano libera, giocò con i miei capelli, scompigliandoli. Quel contatto così casuale mi scatenò una tempesta dentro. "Bella, arriverei a odiare me stesso, se dovessi farti del male. Non hai idea di che tormento sia stato", abbassò gli occhi, intimorito, "il pensiero di te immobile, bianca, fredda... di non vederti più avvampare di rossore, di non poter più cogliere la scintilla nel tuo sguardo quando capisci che ti sto prendendo in giro... non sarei in grado di sopportarlo". Mi fissò con i suoi occhi meravigliosi e angosciati. "Ora sei la cosa più importante per me. La cosa più importante di tutta la mia vita".
Sgranò gli occhi. "Questo sarebbe il tuo sogno? Diventare un mostro? ".
"Non proprio", risposi, rabbuiandomi alla parola che aveva scelto. Mostro, figuriamoci. "Più che altro, sogno di restare con te per sempre".
La sua espressione cambiò, resa mesta e dolce dal sottile dolore che m'incrinava la voce.
"Bella". Con le dita sfiorò il contorno delle mie labbra. "Starò sempre con te. Non ti basta?"
Il sorriso mi si aprì sotto le sue dita. "Mi basta, per ora".
Ma cosa devo fare con te!? La prima volta che ti bacio, mi assali! La seconda, mi svieni tra le braccia!
Non desideravo altro che restare con il mio eterno salvatore.
Preoccupata dal tono di voce con cui aveva detto "io e te". Mi piaceva più di quanto fosse lecito.
"Prima o poi capirò", lo avvertii.
"Meglio che non ci provi." Era tornato serio.
"Perché?"
"E se non fossi il supereroe? Se fossi il cattivo?" Sorrise.
La nostra relazione non poteva continuare in quel modo, in equilibrio sulla punta di un coltello. Prima o poi saremmo caduti, da una parte o dall'altra della lama, e ciò dipendeva esclusivamente dalle sue scelte, o dai suoi istinti. Io avevo preso una decisione prima ancora di rendermene conto razionalmente ed ero pronta a rispettarla fino in fondo. Perché niente era per me più terrificante, più straziante, del pensiero di allontanarmi da lui.
Era come tentare di vincere lo sguardo di un angelo vendicatore.