Scritta da: Francesca Cristini
Finirai per trovarla la Via... se prima hai il coraggio di perderti.
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Finirai per trovarla la Via... se prima hai il coraggio di perderti.
Perché non esistono scorciatoie a nulla: non certo alla salute, non alla felicità o alla saggezza. Niente di tutto questo può essere istantaneo. Ognuno deve cercare a modo suo, ognuno deve fare il proprio cammino, perché uno stesso posto può significare cose diverse a seconda di chi lo visita.
Chi pratica il Tao (Tao, in cinese, vuol dire "la via") non ha che da essere in pace con se stesso, perché...
Senza uscire dalla porta
Conosce tutto quel che c'è da conoscere
Senza guardare dalla finestra
Vede le vie del cielo
Perché più lontano si va
Meno si capisce
Il Saggio arriva senza partire
Vede senza guardare
Fa senza fare.
Vivo ora, qui, con la sensazione che l'universo è straordinario, che niente ci succede per caso e che la vita è una continua scoperta. E io sono particolarmente fortunato perché, ora più che mai, ogni giorno è davvero un altro giro di giostra.
Guardavo quei bei pesci muoversi nell'acqua, guardavo i maialini appesi agli uncini e pensavo a come, a parte la miseria e la fame, l'uomo ha sempre trovato strane giustificazioni per la sua violenza carnivora nei confronti degli altri esseri viventi. Uno degli argomenti che vengono ancora usati in Occidente per giustificare il massacro annuo di centinaia di milioni di polli, agnelli, maiali e bovini è che per vivere si ha bisogno di proteine. E gli elefanti? Da dove prendono le proteine gli elefanti?
"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci".
"Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
"Attento", disse. "Quella dei libri è tutta conoscenza di seconda mano, conoscenza presa in prestito. Non vale granché". [...]
L'altra via, secondo il Vecchio, è quella dell'esperienza. L'esperienza fatta su se stessi. Il vero capire non avviene con la testa, ma col cuore. Si capisce davvero solo quello che si è provato, quello che si è sentito dentro di sé.
Una buona occasione nella vita si presenta sempre. Il problema è saperla riconoscere.
I miracoli esistono e sono miracoli perché capitano una volta ogni tanto, perché sono qualcosa di insolito, qualcosa che non capiamo, perché sono un'eccezione alla regola del non-miracolo.
"Quando l'allievo è pronto il maestro compare", dicono gli indiani a proposito di un Guro, ma lo stesso è vero di un amore, di un posto, di un avvenimento che solo in certe condizioni diventa importante.