Scritta da: Anna R. Di Lollo
La vera tragedia non è l'essere separati dalla morte, ma il lasciarsi allontanare dalla vita.
Composta giovedì 15 febbraio 2018
dal libro "Un regime di piccole cose" di Anna Di Lollo
La vera tragedia non è l'essere separati dalla morte, ma il lasciarsi allontanare dalla vita.
Solo la leggerezza dell'umiltà può farsi davvero carico del peso dell'umanità.
Ogni volta che le gambe s'attardano sul viale alberato delle emozioni, smarrirsi non è che un modo altro per ritrovarsi impigliati fra le ragnatele del proprio cuore.
La verità è sempre orfana, sterile e sola, e la schiettezza impopolare, così come l'onestà buca le tasche e l'ignoranza annebbia le menti.
Il tempo è un paziente cesellatore e gli anni che ci scivolano addosso i suoi capolavori. Sottraggono avvenenza e freschezza all'esterno per donare giovinezza all'animo arricchito dai fregi e dalle lezioni della vita: la bellezza dell'autunno di una rosa.
Ogni individuo è una chiocciola. Origini, radici, storia, passato. Tutti abbiamo un personalissimo ieri. Lo si potrà chiamare come si preferisce, ma sarà per sempre la casa che ci porteremo addosso.
Ognuno dovrebbe portare nel cuore la consapevolezza d'avere un compito ben preciso, una missione per se stesso e per gli altri: essere luce, costante faro nel tragitto della vita. Perché non basta essere usignolo per cantare, bisogna anche avere la tenacia e l'ostinazione del pettirosso per continuare a farlo.
È liberando farfalle dalle mie cicatrici che ho cambiato la direzione del vento.