Scritta da: Staff PensieriParole
Il silenzio è il linguaggio delle forti passioni.
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Il silenzio è il linguaggio delle forti passioni.
Chi più si ama meno può amare.
Il passato, a ricordarsene, è più bello del presente, come il futuro a immaginarlo.
Perché?
Perché solo il presente ha la sua vera forma nella concezione umana; è la sola immagine del vero; e tutto il vero è brutto!
Cosa rarissima nella società, un uomo veramente sopportabile.
Quando l'uomo non ha sentimento di alcun bene o male particolare, sente in generale l'infelicità nativa dell'uomo, e questo è quel sentimento che si chiama noia.
Grande tra gli uomini e di gran terrore è la potenza del riso: contro il quale nessuno nella sua coscienza trova se munito da ogni parte. Chi ha coraggio di ridere, è padrone del mondo, poco altrimenti di chi è preparato a morire.
La felicità o infelicità non si misura dall'esterno, ma dall'interno.
Non v'è altro bene che il non essere:
non v'ha altro di buono che quel che non è...
Gl'italiani non hanno costumi: essi hanno delle usanze. Così tutti i popoli civili che non sono nazioni.
Il tale diceva che noi venendo in questa vita, siamo come chi si corica in un letto duro e incomodo, che sentendovisi star male, non vi può star quieto, e però si rivolge cento volte da ogni parte, e proccura in vari modi di appianare, ammollire ec. il letto, cercando pur sempre e sperando di avervi a riposare e prender sonno, finché senz’aver dormito né riposato vien l’ora di alzarsi. Tale e da simil cagione è la nostra inquietudine nella vita, naturale e giusta scontentezza d’ogni stato; cure, studi ec. di mille generi per accomodarci e mitigare un poco questo letto; speranza di felicità o almen di riposo, e morte che previen l’effetto della speranza.