Spiegazione: "I 'salvati' del Lager non erano i migliori, i predestinati al bene, i latori di un messaggio: quanto io avevo visto e vissuto dimostrava l'esatto contrario. Sopravvivevano di preferenza i peggiori, gli egoisti, i violenti, gli insensibili, i collaboratori della 'zona grigia', le spie. Non era una regola certa (non c'erano, né ci sono nelle cose umane, regole certe), ma era pure una regola. Mi sentivo sì innocente, ma intruppato [intrappolato?] tra i salvati, e perciò alla ricerca permanente di una giustificazione, davanti agli occhi miei e degli altri. Sopravvivevano i peggiori, cioè i più adatti; i migliori sono morti tutti" (Primo Levi, "I sommersi e i salvati", 1986, p. 63). Darwinismo cosmico dove negl'onnipervasivi rapporti di forza prevale sempr'e comunque ciò che dispone di maggior "fitness", aka capacità parassitarie, predatorie, di sfruttamento e sopraffazione.
Commenti