Scritta da: Umberto Binetti
Giace il cavallo al suo signore appresso,
giace il compagno appo il compagno estinto,
giace il nemico appo il nemico, e spesso
su'l morto il vivo, il vincitor sul vinto.
Non v'è silenzio e non v'è grido espresso,
ma odi un so che roco e indistinto:
fremiti di furor, mormori d'ira,
gemiti di chi langue e di chi spira.

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    Scritta da: Umberto Binetti

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    1
    postato da , il
    io ho paura della morte... tanta tanta paura....

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