Scritta da: Paul Mehis
Ero solo... la sua voce era imponente nel silenzio della spiaggia deserta, nel buio non coglievo lo stacco tra lui ed il cielo nel quale non risplendeva la luna, ma delle stelle di dimensioni incredibili...
Nell'oscurità, la parte delle onde frontale mi appariva simile ad infinite strisce di schiuma color avorio che si rincorrevano e mi rincorrevano, come lunghissimi e sinuosi serpenti albini.
Avevo l'impressione che dalla sua enormità potesse emergere un essere immenso da un momento all'altro, qualcosa di indefinibile ed amorfo come una creatura descritta nel Necronomicon da Lovecraft.
Camminai sulla spiaggia per parecchi minuti, impossibilitato a distoglievi lo sguardo.
Avanzavo faticosamente con un passo grottesco per i tacchi degli stivali che sprofondavano nella sabbia fine come zucchero...
Il vento freddo mi scavava il viso e trasportava un odore penetrante e, per me, sconosciuto quanto attraente.
Composta venerdì 16 ottobre 2009

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    Scritta da: Paul Mehis
    Riferimento:
    Il mare a Pineto in una fredda notte di ottobre.

    Commenti

    2
    postato da , il
    Grazie Sabina, sei molto gentile.
    1
    postato da , il
    molto bello
    questo componimento
    bravo
    un abbraccio

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