Guarda la gente come si ama, sembra un fantasma nella nostra vita e invece quando ci soffermiamo a pensare diventa la nostra nemica quotidiana, l'antagonista con cui lottare e fare i conti ogni giorno.
Non capisco perché gli animali si amino in gruppo, invece il genere umano ha inventato questo modo di autocriticarsi, che poi inesorabilmente ci ha portato all'autodistruzione.
Non siamo più capaci di dirci le cose più semplici perché complicati dai pregiudizi.
Se solo ci rendessimo conto che non c'è unità di misura e che ognuno di noi è espressione pura di unicità.
Perché essere tutti uguali, perché infilarsi come tanti tasselli nei puzzle di un mosaico nel quale anche se ci sentiamo stretti, ci obblighiamo a rimanere per livellarci agli altri.
Mi domando dove sono finite le emozioni
E come se il quadro è sempre lo stesso ed è solo la cornice a venire cambiata... come si può ritenere importante la vita e paragonarla ad una cornice?
Neanche quando vediamo negli handicap degli altri la nostra forza, ci sforziamo di cambiare e rimaniamo piccoli uomini e piccole donne ingarbugliati nelle nostre ansie, preoccupazioni, e angosce.
Vorrei regalare al mondo degli occhiali speciali, che diano la possibilità di vedere l'anima e di sentire come un battito d'ali la gentile carezza che tutti dovrebbero sentire nei loro cuori.