Io amo quel verbo ... Vendere... Ironico e giocoso... Riferito a qualcosa che disturba e mette in crisi, come i nostri guai, piccoli e grandi, denota fine auto-ironia e a grande arguzuia e non è certo sinonimo di vendersi...
in quel "vende" secondo me è racchiuso un senso enorme: il poeta vende i propri guai nel senso che li trasmette agli altri condividendo la sua arte (che è fatta di vita vera e di sofferenza) con il mondo. ma chiunque pubblichi qualcosa e lo tolga dal cassetto per condividerlo con gli altri (al di là dei benefici economici che ne ricava)si sottopone al giudizio altrui e talvolta cede anche alla tentazione di compiacere il suo pubblico rinunciando a certe scelte stilistiche a favore di altre più popolari. la scrittura è sempre qualcosa di istintivo ma talvolata la necessità (o il bisogno profondo di essere capiti da chi ti legge) spinge ad imbrigliare il pensiero in forme più o meno rigide che finiscono per imprigionare il libero fluire del sentimento.
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