Similitudine di me stesso
Io fiore di campagna
nato da un piccolo seme
trasportato dal vento qua e là.
Mi alzai. E gridai il mio nome tra l'erba alta.
Le piogge primaverili diedero vita alle mie prime foglie;
il vento mi diede la forza per resistere a lungo
e il sole la speranza di fiorire ancora!
Non pioveva da giorni
e c'era solo un contadino
dall'altra parte del prato
che poteva darmi salvezza,
ma egli non aveva acqua
per potermi dissetare,
bensì una falce.
... Io caddi a terra
con gran dolore
vedendo della mia vita
contate le ore!...
Dopo tanto tempo scese la pioggia
e io ebbi la forza di crescere nuovamente,
alzai grandi steli e foglie
con bellissimi fiori
e così rimasi, fisso per terra,
in attesa che le belle farfalle si facessero vive,
e così fu!
Io ero vita! Ero nutrimento per le piccole creature,
sentivo che donare era un gesto bellissimo
e il mio cuore si riempiva di gioia.
Ma adesso, come allora, non piove più
da giorni, mesi, anni.
Ed io aspetto, aspetto da tanto.
In ricordo di quel seme che mi diede la vita,
di quelle farfalle che venivano a trovarmi.
Ma adesso soffro!
E le mie foglie stanno per cadere,
i miei petali bruciati dal sole sono stanchi,
si staccano fino a raggiungere il suolo.
Sono spoglio, nudo!
Ma ho ancora tanto da offrire
e la pioggia non si cura di me.
Ed io timido fiore di campagna
assetato d'amore aspetto!
Composta venerdì 9 settembre 2011
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