Sulla tua guancia bianca
lieve posar la testa,
della tua mano onesta
della tua fresca voce
del tuo sguardo sereno
delibar la carezza
che d'ogni più feroce
libera il cuor tristezza.
Sia questa la mia sorte
per un'ora soltando
dopo ben venga il pianto
la sventura e la morte.
Composta venerdì 10 febbraio 1967
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