Scritta da: Vincenza Molvetti

Angelo Disperso

Eccoti, accovacciato alla fermata dell'autobus,
aspettando chi ti rivolga un sorriso,
chi dia da bere alla tua sete di giustizia e da mangiare alla tua fame di libertà.

Ho guardato i tuoi occhi, riflessi in un vetro d'auto,
li ho visti spenti e bui come la notte
mentre dalla pioggia imitavi il suo saper piangere senza farsi notare.

Ti ritrovo, poi, lungo i marciapiedi delle grandi città abbandonato,
ti senti solo in un mondo troppo popolato.

Sfogliando il giornale, in foto mi riappari e, mi angoscia il saperci così lontani,
ti vedo malato e malnutrito,
la tua Africa ti culla
mentre c'è chi non ne vuol saper nulla.

Una strana sensazione mi rode forte dentro,
maledetta quanto un tormento!

Angelo Disperso,
ho visto le tue ali spezzarsi,
e il mancato volo verso un rigenerarsi...

Ti ho visto... Angelo Disperso...
... impotente ad aiutarti...
... consapevole ad amarti...
Composta martedì 20 luglio 2010

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    Scritta da: Vincenza Molvetti
    Dedica:
    A tutti i bambini che si sentono soli e perduti.

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