Come un fazzoletto lanciato nel vento
ondeggio tra le note di uno spartito che sento vivo,
coperto dall'oscuro manto della notte,
protetto dall'attento sguardo della luna,
avanzo fluente saltando da un ombra all'altra,
da un pensiero all'altro, da una voglia ad un desiderio,
da un sussurro ad una parola.
Tra un passo e l'altro lascio spazio ad un saltello
per tentare di spiccare il volo,
ma l'unica cosa che riesco a far volare questa notte sono
le mie parole, i miei rigurgiti d'animo.
E allora io le intreccio e le ricompongo confusamente,
tentando di far ordine nei pensieri
che neanche nel fumo biancastro di una sigaretta
fumata avidamente vanno via.
Solo all'ultimo spasmo di questa lunghissima notte
riesco a sgombrare la testa, solo con il fresco azzuro del mattino
l'animo trova pace e riesce a confessare:
t'amo e niente più.
Composta venerdì 1 aprile 2011
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