L'ingenua amante
La vita la rapiva
I vizi la governavano
Le voglie non la saziavano
I dolci occhi ingannati da
brevi momenti di superficiale felicità
l'escludevano ogni via d'uscita.
Il dolore l'era amico
La tristezza madre
L'odio padre
Una tumultuosa tempesta
annuvolava la verità
Rumurosi tuoni
opprimevano le grida pietose
Il ghiccio sotto le giunture
diventava sempre più sottile
La primavera sbocciò
lasciando stupore e vergogna
negli amari ricordi di un solitario
Amore
che Amore non fu.
Ma l'ingenutà l'abbandonò
lasciando posto ad un giudizio
Severo, portatore di chiarezza
durante il vicino inverno.
Questa è la storia dell'ingenua amante
Vittima di se stessa,
suo miglior nemico.
Composta domenica 11 settembre 2011
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