Domani no
Oggi osservo le mie mani
fare le ultime cose,
le osservo
come fossero quelle di un fratello minore
che non ho saputo tutelare abbastanza,
e che adesso costringo a seguirmi
dove non ha scelto di venire.
Costringo lui come ho costretto me,
ma qualcuno ci ha costretti entrambi.
Ho cucinato frittelle
con acqua farina e pepe,
le ho messe in un sacchetto,
ultimo pane per l'ultima fame.
Lo spezzerò come ostia,
masticando lentamente,
gesto quotidiano
ma con un significato diverso.
Oggi è stato il giorno delle ultime cose,
ogni gesto aveva il suo significato,
il gesto dell'ultimo giorno.
Adesso sono qui
un po' scrivo col cuore,
che sa che sono le ultime parole,
un po' faccio il ragioniere
per le incombenze a chi rimane,
ma ormai la vita non scorre più da tempo,
vivo di immagini,
ricordi e rabbie,
faccio collezione di perché,
se e forse,
ma non serve a nulla.
Composta martedì 14 agosto 2012
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