La vita in troppi
Tu gli sei sempre corsa
dietro
fin da bambini,
gli hai fatto da
infermiera e consigliera
poi da serva e da puttana.
L'hai sempre ripreso
e mai lasciato,
l'hai maledetto qualche volta
ma in gran silenzio.
Adesso ne raccogli i cocci rotti
come se fossero oro o diamanti,
sono reperti come data
ma di valore scarso
e molto usati.
E tu
che per amore ti contenti anche di questo
e prendi ogni suo ricordo come se il fosse il vostro,
anche se i nomi delle protagoniste non sono il tuo,
prendi ogni sua parola come un parlare a te
ed ogni racconto di un regalo ad un amante,
come un regalo fatto a te.
Ed ogni volta che racconta un'avventura
è come se in quel letto ci fossi stata tu,
non una delle cento lei.
Comunque alla fine ti è toccato,
quello che resta di un avventuriero,
e sei tornata indietro,
come da bambina,
infermiera si,
per i suoi mali,
consigliera no
perché la sua testa non ne vuole,
serva di certo,
quello come sempre,
puttana no,
tanto non serve più.
Se può consolarti puoi pensare,
che rispetto ad allora
ti resta molto meno tempo da soffrire.
Composta sabato 17 novembre 2012
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