A mio cugino Salvatore
Ti ho visto dal treno
sconosciuto seminatore campano.
Eri a quattro o cinque passi
dal bove e dall'aratro,
il tuo gesto ampio e generoso
offriva il seme alla terra
come antico rito di vita
conosciuto da sempre.
Mia madre raccontava
antiche storie di famiglia,
mentre il treno andava
verso la città natìa.
Salvatore: Il ricordo andava
a tempi lontani, nozze, vedovanze,
eredità complesse e, soprattutto un cruccio:
con lui il cognome materno avito
finiva nell'oblio della morte prematura.
dal libro "Come un granello di sabbia - Raccolta" di PensieriParole Staff
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