Ah! E chi o cosa c'insegna a noi stessi a governare noi stessi?
Siamo o non siamo il prodotto del nostro tempo, cultura, ambiente, società, contesto storico e sociale, e bla bla?
E allora, dov'è e cos'è quell'entità che egli chiama "noi stessi"? Chi o cosa è, e da dove nasce quell'io che si autoproclama governatore?
Non è forse la risultante del condizionamento sociale e culturale del suo tempo?
E dunque: qual è il miglior governo?
Rispondo con una massima taoista di Lao Tze chiamata "Il vuoto come cardine":
Trenta raggi nel mozzo di una ruota, ma è nel vuoto del buco che sta l'uso del carro.
Plasmare l'argilla per farne un vaso, ma è nel vuoto sta l'uso del vaso.
Cesellare porte e finestre per farne una casa, ma è nel suo spazio che sta l'uso della casa.
Quindi ciò che esiste determina il vantaggio, e l'inesistente determina l'uso. »
E quindi, non è ciò che c'insegnano come principio di governo a determinare il vantaggio ed il buon andamento, ma l'assenza di una forma governativa imperante a determinare il libero svolgersi dell'attività umana secondo le sue proprie caratteristiche e inclinazioni.
«Questo è il famoso principio del Wu Wei che può essere tradotto con “non-azione”, “assenza di attività”»
quando in una nave c'è il capitano è lui a decidere le sorti dell'equipaggio e dove mandarli, se il capitano è cattivo può decidere e abbandonare tutti al loro destino e l'equipaggio che non ha conoscenze di navigazione perirà.
il paese è il popolo e il popolo deve essere sapiente.
Madonna santa ma nemmeno leggere sai! Ti sei messa lì solo x mostrare le tette, mah... JOHANN, leggi IOHAN, non John inglese, azz... .-.
Te lo dice una che ha fatto la maturità in Germania.
E non si legge nemmeno "Ghete", bensì "Göthe" perchè la oe sta per ö in tedesco moderno.
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