in Frasi & Aforismi (Ricordi)
Io non voglio ricordare, perché se ricordo sto male.
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Io non voglio ricordare, perché se ricordo sto male.
Se il prezzo da pagare per avermi fatto sorridere e giocare con Te nell'arco della mia infanzia è stato l'abbandono in tutto il resto della mia vita, forse avrei voluto darti meno abbracci, meno baci, t'avrei stretto a me soltanto quando ce n'era veramente bisogno. Peccato che ero un bambino, peccato che tutto adesso mi torna indietro in maniera violenta, peccato che tutto è soltanto un ricordo che fa male perché ti voglio tanto bene. Nonostante tutto quello che manca e che mancherà, nonostante tutto quello che c'è stato e che non ci sarà, sei e resterai il mio papà! Se solo Tu sapessi...
I ricordi non tornano mai se una persona vuole veramente dimenticare...
Però se una persona ha bisogno di apprendere dai propri errori, questa si rende conto che i ricordi sono i migliori amici che in quel momento possono aiutare.
Invece quando sono i ricordi felici a dover essere riportati alla luce lo si fa cercando di nascondere qualcosa che nel presente ci sta affliggendo.
Comunque come tutto anche i ricordi hanno un prezzo...
Se tristi, atti ad insegnare, avranno rimorsi e dolore per quello che hanno causato.
Se felici, atti a confortare, quando torneremo alla realtà riavremo quello che cercavi di coprire.
A noi sta scegliere.
Sognare è libertà dell'anima, smettere di sognare è mettersi in prigione.
Nel bene o nel male conserverei tutti i miei ricordi, senza cancellarne nessuno, anche quei frammenti legati ad attimi di vita sprecata, li conservo nella mia mente per poter afferrare in una seconda occasione quei piccoli pezzi di vita che, davanti ai miei occhi inesperti, avevo lasciato che si spegnessero.
Qualcuno danza per ricordare, qualcuno danza per dimenticare...
Ti ricorderai delle mie parole, dei miei baci, dei miei occhi, delle sigarette che fumavo, ma di una cosa non ti ricorderai: della tua sincerità.
I ricordi sono come il vino che decanta dentro la bottiglia: rimangono limpidi e il torbido resta sul fondo. Non bisogna agitarla, la bottiglia.
Come si potevano perdere le parole che correvano per il mondo, e con le parole perdere intere vite, intere storie che nessuno avrebbe potuto ricostruire uguali?
Si poteva, diceva, si poteva svuotare la memoria come si svuota un sacco di pietroline dentro un fiume. Finiscono in fondo al suo letto, e muovendosi arrivano forse al mare. Non si fanno scomparire i ricordi, perché appartengono alla terra. Ma si possono lasciare altrove, come i libri, che smettono di appartenerti quando hai finito di scriverli.