Caro Vincenzo,
la tua <<cultura>> si commenta da sola.
Sei un fomentatore di masse, colui che deve irretire, 'emergere' nella critica sterile di chi non ha le capacità per esprimere veramente se stesso.
Darti un giudizio non mi compete.
Continuerò a scrivere, quando e se ne sentirò il bisogno: fossero anche tutte le mie frasi commentate da persone inette e bigotte come te.
<<Un uomo, a volte, va nutrito con il silenzio della propria frustrazione>>.
Buona vita.
Il maestro dice . non sono io che ho scritto il libro . E' stato il libro che ha chiesto di me , della penna e del calamaio . (cit )
Ma in tanta babele di parole questo può sembrare inaudito .
Sciocchezza inaudita. la trama di una vita può essere descritta solo da chi la vive o l'ha vissuta . la penna sarebbe lecita a cent'anni , e nemmeno .. per ovvie ragioni . Solo su questo posso dare lezioni . Non arriverò alla lezione finale ma ne ho da vendere anche per i novantenni persi , figuriamoci per gli altri . Inoltre: la penna non si impugna. impugnare la penna è un banale luogo comune , scribacchini .
La penna casomai si Induce leggera tra pollice e indice e medio , meglio se stilografica e la si invita a tracciare ciò che lei desidera. Naturalmente nel privato e senza divulgare come fanno gli incoscienti .. divulgare vorrebbe dire fare cultura , e visti i risultati auspicherei una paralisi Mondiale delle mani di chi scrive . Uno su un miliardo ne ha la capacità e il diritto . e solitamente non ha successo .
Commenti