Ciao poyell,58...ho capito benissimo ciò che intendi dire...io lo chiamo condizionamento psicologico...questo avviene nelle persone che comunque vivono un disagio psicologico...e non riescono ad essere se stessi,o perchè magari vivono un disagio sociale...e allora per loro diventa più facile credere e farsi condizionare da tizio perchò ricopre una certa carica importante, per lui è come Dio sulla terra...forse tu intendi questo come pensiero, l'essere condizionati dagli altri, però non so fino a che punto lo si possa essere...perchè anche nel disagiato sociale c'è una logica di ragionamento...per cui il suo cervello ragiona e sfrutta solo l'occasione che gli conviene in quel momento...per cui l'altro non può esattamente sapere ciò che lui pensa veramente...spero di essere stata chiara...ti ringrazio per avermi coinvolto nella discussione in merito...Felice Week-end :)))Angy*
ciao Angy A io volevo soltanto dire che spesso la società, i mass media, cercano di convincerci che la felicità’ è possedere, apparire, e in alcuni casi riescono a raggiungere questo obbiettivo; certo poi spetta a noi elaborare le informazioni che riceviamo e formulare un pensiero che va bene per noi però questo non accade in tutti i casi e con tutte le persone considerando vari fattori età,condizione sociale eccc...non so se sono riuscita ad esprinere ciò che volevo dire.
...ognuno ha la sua filosofia...anche Cartesio e Sant' Agostino, avevano modi diversi di vedere il pensiero sul dubbio del vero e falso...questo è un dilemma che affolla la nostra mente più delle volte...nessuno può mai sapere la verità su quello che si è pensato... rimangono sempre e comunque pensieri elaborati dalla nostra mente...anche chi è incapace di intendere e volere se pur interdetto...pensa...ha i suoi pensieri...strani si...però sempre di pensieri si tratta...questo è quello che io penso...non sono un medico, solo la scienza può dare giuste risposte in questo campo a me sconosciuto...io ho solo espresso ciò che penso. Felice Week-end a tutti :)))Angy*
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