Quante volte il tuo silenzio e il tuo sguardo hanno detto molto di più di quello che la tua bocca riusciva a dire.
Composta domenica 16 novembre 2014
Quante volte il tuo silenzio e il tuo sguardo hanno detto molto di più di quello che la tua bocca riusciva a dire.
Scrivere è un urlo silenzioso, un riservato egocentrismo, una timida vanità.
Bisogna imparare a stare in silenzio. O almeno imparare a tacere a noi stessi.
Le giornate avvolte dall'autunno, godono di un mistico silenzio, dove anche le anime tribolate, trovano pace.
Io ho l'abitudine di tacere quando ho troppe cose da dire e troppe nel cuore.
Siamo diventati cosi abitudinari nel vomitare parole prive di valore, luce e profondità. Imparare a tacere è la vera sapienza.
Ci sono persone che non capirebbero mai né le tue parole, né i tuoi gesti. A queste non dare spiegazioni, non servirebbero, lascia loro solo il tuo sorriso e il tuo silenzio.
Sono i vuoti che riempiono i silenzi, non i ricordi. I ricordi non sono altro che echi del cuore.
Che strana forza il silenzio: è capace di unire ciò che la parola divide e di dividere ciò che la parola unisce...
Urlo a voce spenta, in questo mio silenzio che fa rumore per uno sguardo che sappia vedere.