Scritta da: Antonio Cuomo
Il tuo silenzio accarezza la mia malinconia, sei assente, ma la tua presenza è una carezza lontana.
Composta venerdì 8 aprile 2016
Il tuo silenzio accarezza la mia malinconia, sei assente, ma la tua presenza è una carezza lontana.
È nel silenzio della notte che i pensieri diventano chiarificatori, sono quelli che ti danno le risposte alle tue innumerevoli domande.
Quando le parole risultano troppo, troppo stropicciate, spesso ingarbugliate, talora imbastardite. Quando le parole risultano troppe, incespicano, si contorcono, si logorano, come fruscìo di foglie morte, perdono valore infine, diventano rumore.
Lo sguardo è il silenzio più bello da ascoltare.
Ti tradisce anche il pensiero, in quel silenzio che non ti dà ali per arrivar a lui.
E poi ci sono momenti di silenzio, quando arriva la notte e mette fine al frastuono. Tutto è quiete ed io mi ascolto, ed è proprio allora che mi sincronizzo con i pensieri e tutto diventa armonia nel profondo sogno.
Tutte le parole che avevo da dirti son diventati silenzi. Ascoltali.
Siamo troppo diversi, troppo distanti, troppo per entrambi, tanto da non sceglierci e restare nel nostro silenzio.
Dipingo il silenzio con i colori della mia anima; l'orologio del cuore, lento, ne scandisce le ore.
Nel silenzio tu sei il mio dolce sentire.