Siamo tutti uguali, non è vero? Questo principio è incontestato, perché, a meno d'esser colpiti da follia, non si potrebbe dire seriamente che è notte quand'è giorno. Ebbene, pretendiamo anche di vivere e di morire eguali come siamo nati: vogliamo l'eguaglianza effettiva o la morte.
Da tempo immemorabile ci si ripete ipocritamente, gli uomini sono tutti uguali, e da tempo immemorabile l'ineguaglianza più avvilente e più mostruosa pesa inesorabilmente sul genere umano.
Non era senza dubbio necessaria una rivoluzione per insegnare al mondo che l'estrema sproporzione delle fortune è la sorgente di molti mali e di molti crimini; ma siamo anche convinti che l'uguaglianza dei beni è una chimera.
Muoversi con gli occhi aperti, non sempre significa Essere svegli... oggi mangiamo le non notizie saziandoCi di ciò che vogliono coloro che credono di guidarCi, avendo l'illusione del potere... l'ora della Ribellione delle masse è vicina...
La Libertà, indica l'essere libero, non prigioniero e senza restrizioni e, non mi pare che oggi qualcuno di Noi possa ritenersi in tale agiatezza... c'è qualcuno che la urla e la invoca, Essendone il primo carceriere.
Nel frenetico Esistere di oggi, la nostra mente si contorce al sommarsi di pensieri vestiti del superfluo; ci viene annunciata la "Libertà" quando dovremmo già averla; quindi solo spogliandoci di questi stupidi ideologismi che gratificano chi ne è "Padrone", potremo Vivere da protagonisti...