Scritta da: Maicol Cortesi
Dante ha sbagliato: non bisogna salire in paradiso, ma scendere all'inferno e aiutare le persone in difficoltà.
Composta sabato 25 ottobre 2014
Dante ha sbagliato: non bisogna salire in paradiso, ma scendere all'inferno e aiutare le persone in difficoltà.
È l'egoismo di certe persone unito all'incapacità di prendere posizioni precise contro le ingiustizie subite dagli altri che permette il diffondersi e il perdurare di situazioni di violenza e di abuso.
In questa prospettiva, appare chiaro che solo una piccola percentuale della gente accetta di schierarsi al fianco di chi necessita di appoggio, mentre le grande maggioranza preferisce fare finta di non vedere, o, peggio, schierarsi dalla parte di chi sembra più forte.
Capiate! Capiate! L'umiltà non è la capacità di abbassarsi per compiacere qualcuno. È camminare accanto a questo qualcuno, con piacere! Perché abbassarsi per una, due, tre volte è facile. Più impegnativo fare l'intera strada.
Tutti sono ottimisti quando a essere mosse sono le tue acque!
Dalla competizione alla condivisione.
I bambini africani non hanno niente, eppure sorridono.
Quando perdoni sempre e questo perdono non viene apprezzato ma poi dato scontato, alla fine non perdoni più anche chi lo meriterebbe.
Viviamo in un'epoca in cui il supporto generazionale non esiste più. Ognuno è abbandonato a se stesso.
Avvisate i laici figli della rivoluzione francese: la solidarietà non è fraternità, poiché non presuppone un genitore comune, alcun legame di sangue, nessun "primus inter pares".
Il ribaltamento dei ruoli tra carnefice e vittima, così frequente in tutta la storia, richiede dii azzerare i pregiudizi nonché adottare una certa flessibilità di pensiero se quello a cui si tiene poi sostanzialmente è sostenere la causa delle vittime.