Scritta da: Mariù
Il ritorno è quel confine di felicità, e chi decide di farlo "tornare" matura la solitudine di quei momenti che sono stati emozioni.
Composta mercoledì 9 novembre 2016
Il ritorno è quel confine di felicità, e chi decide di farlo "tornare" matura la solitudine di quei momenti che sono stati emozioni.
Trovate ancora il tempo per emozionarvi, per stupirvi rimanendo a bocca aperta. Non abbandonate la speranza e coltivatela dentro di voi, è lo strumento ereditato dall'infanzia più potente che esista in questo pianeta.
Sapeva essermi accanto a distanza, perché in fondo non è sempre la presenza a infonderci speranza, ma la certezza di un amore costante seppur momentaneamente assente.
Finché c'è tempo ci sarà una possibilità, e una speranza.
La mattina è uno scrigno da aprire con il pensiero che vi sia qualcosa di meraviglioso contenuto dentro.
A volte va come si vuole, spesso come non si vuole, ma fino a quando c'è il desiderio, vive la speranza ancora un po'.
Pianto semi facendo ciò che non ho mai fatto, in attesa di un fiore che non ho mai avuto. Su un terreno che si chiama gioia.
Bisognerà pur credere in qualcosa o in qualcuno! Anche se talvolta l'unica cosa che vien da pensare con certezza, in questo mondo, è l'esser soli con se stessi, persi in un mare d'egoismo e aridità. Per fortuna che c'è Dio.
La speranza è l'ultima spiaggia dell'illusione.
L'infinito non è mai una fine, è una speranza che va oltre ogni cosa.