Scritta da: Megan Gandy
in Frasi & Aforismi (Stati d'Animo)
Ci mandavamo sempre a quel paese ma poi tornavamo a riprenderci, perché noi non sapevamo stare senza noi.
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Gli stati d'animo si possono decantare nel loro esser generali o entrando nello specifico. Sono il modo per far capire come ci si sente in ogni momento, perché poche parole possono fare la differenza. Attraverso queste pagine puoi leggere le migliori frasi e aforismi sugli stati d'animo. Se cerchi invece uno stato d'animo specifico tra felicità, tristezza, odio, perdono e molti altri, li troverai nella pagina con tutti gli argomenti.
Ci mandavamo sempre a quel paese ma poi tornavamo a riprenderci, perché noi non sapevamo stare senza noi.
Emozioni scritte sulla pelle, regalate a chi sentiva i brividi attraversare l'aria. Eravamo spettatori ed attori di oblii che sapevano d'illusioni, siamo stati sogno, eravamo evanescenti come l'aria.
Eravamo anima e cuore. Eravamo passione.
Oggi è stata la prova più dura che il mio cuore abbia dovuto affrontare. Amarlo, guardarlo, aver voglia di toccarlo, baciarlo, sperare di parlargli, voler stare sola con lui ed invece sapere che lui non mi ama più. Quale dolore ho inflitto oggi alla mia anima. Cosa ne sarà di lei domani, quando ripenserò ad oggi e con la mente lucida mi sentirò di nuovo morire?
Come può un pensiero renderti schiava di un ricordo? Come può un pensiero darti calore e gelo? Come può quel pensiero possederti il cuore ed incatenarti l'anima dentro la mente? Come può? Come può?
Mi annido nella tempesta. È così simile la mia voce allo schiantarsi della marea. Assale. Mi unisco alle fragilità del mondo, situandomi tra cocci e schegge, riversa tra le scaglie e le tessere dell'infinitamente piccolo. Il respiro si schiude come stoffe strappate oltre le cuciture che lasciano piovere, disobbedendo al sole e all'asciutto. Sfoggio la tristezza sulle onde che ripassano, dimentiche di acqua e del loro stesso movimento e ritornare verso l'alto è argento. Vivo. A malapena. Le risacche mi pèrdono. Il mio cuore ha messo in conto un perdòno silenzioso che non infastidirà nessuno. Con l'anima fuori misura, smisurata, addirittura. Mentre c'è chi cura la lontananza, io mi raccolgo e mi tengo vicina. Litri di bufera mi annegano. Mi ritiro nel mio ordine discreto.
Sentire. Sentire. Sento ancora le tue braccia stringermi con la mente.
Io ero lì, dentro di te, incapace di farmi sentire. Non avevo voce per urlare, ma ero in ogni tuo battito di cuore e ci sarò sempre, anche quando non saprai mai dove sono e non mi vedrai, io ci sarò. Chiudi gli occhi e ascolta. Senti quel flebile sospiro? Sono le mie parole.
L'ho visto il paradiso, ho sentito la sua tenerezza, ho implorato di trattenermi a lui, dolce quel viso di bimbo che mi sorrideva. Lui rideva ed io morivo giorno dopo giorno, nella sua assenza.
Azzurro, tumultuoso e accattivante, grintoso e spumeggiante, il movimento incantato delle tue dolci note. Infrangiti in me, dolce danza nel mio corpo, un tremore mi percorre quasi mio fossi smarrita in un candido abbraccio.