Viviamo in tempi scollacciati rispetto a quelli più morigerati di
una volta. La bellezza è diventata il grimaldello per forzare e
rubare l'attenzione degli altri, attirandola su se stessi. E noi tutti lì
a fare il palo, colpevolmente complici di questo degrado. Basti
guardare alcuni programmi televisivi, artificiosamente creati per
ottenere lo scopo e veicolarne il messaggio.
Mentre loro, i protagonisti dello scempio, si dividono a suon di
soldini il prodotto delle loro imprese, noi invece moltiplichiamo il
prodotto della nostra stupidità. Se sei asino ma bello, puoi avere
fortuna. Se hai belle tette e chiappe, hai già prenotato un ascensore per il paradiso. Se hai palle sotto, tali da far sentire il peso della loro maestà, nessuno oserà dire che sei
un "sottotenente", ti promuoveranno colonnello con incarichi speciali. E quand'anche tu fossi scemo, leggero, inaffidabile, falso ma bello, non devi assolutamente disperare; potrai sempre ottenere uno scranno in Parlamento.
Purché a parlare siano gli altri... quelli brutti, ma con cultura.
Composta sabato 12 ottobre 2013
dal libro "Nessuna come te" di Ludovico Criacci
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