Non gridiamo per cause comuni, non ci lamentiamo delle tasse, dei tagli alla sanità, della gente che si ammazza perché non arriva a fine mese, non gridiamo all'ingiustizia del mondo politico, all'austerità impostaci da banchieri, dalla povertà che piomba su metà della popolazione. No, non facciamo nulla di tutto questo, perché la gente predilige picchiarsi e urlare in uno stadio essendo così raggirati e manipolati da cose irrilevanti.
Tutti a guardare la partita, mentre di partite serie ne stiamo perdendo a centinaia e sono quelle contro i nostri diritti.
Composta sabato 13 febbraio 2016
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