Una volta che si è trovato se stessi, bisogna essere in grado, di tanto in tanto, di perdersi... e poi di ritrovarsi.
dal libro "Il Viandante e la sua ombra" di Friedrich Wilhelm Nietzsche
Una volta che si è trovato se stessi, bisogna essere in grado, di tanto in tanto, di perdersi... e poi di ritrovarsi.
Di solito si dice di questa o quella persona che non ha ancora trovato se stessa. Ma l'io non è qualcosa che uno trova. È qualcosa che uno si crea.
La vita è la palingenetica obliterazione dell'io trascendentale che si infutura nell'archetipo prototipo dell'autocoscienza cosmica.
Non può esistere l'amicizia tra un uomo ed una donna, se non si prova un pizzico di antipatia l'uno per l'altra.
È sbagliato giudicare un uomo dalle presone che frequenta. Giuda, per esempio, aveva degli amici irreprensibili.
In fondo la gente non vuole il sesso, vuole soprattutto poterlo raccontare.
Per viaggiare con l'immaginazione non ci vuole il biglietto ma tanta fantasia.