Scritta da: Aleneridemare
Giustificare il male, vuol dire alimentarlo e donare a tuo figlio un futuro poco credibile.
Composta sabato 2 luglio 2016
Giustificare il male, vuol dire alimentarlo e donare a tuo figlio un futuro poco credibile.
Non sono le certezze a costruire una buona educazione per i nostri figli, bensì la capacità di trasmettere sicurezza ed equilibrio, nella gestione di una vita naturalmente mutevole.
Siamo esseri che viaggiano senza sapere chi siamo, senza vedere l'essenza delle cose, ma solo l'apparenza e dove la linfa che ci nutre è il condizionamento.
Il viaggio della vita consiste nell'avere la capacità di orientarsi, nel continuo mutamento dell'essere umano e delle situazioni.
Non è vero, che l'oggetto non ha importanza nella vita. Gli oggetti che mi circondano e che provengono da diversi paesi nel mondo, riescono sempre a suscitarmi emozione ed evocare in me bellissimi ricordi di viaggi, che rimangono vivi nella mia memoria. Un filo di energia emozionale che unisce cose e individui, qualsiasi tipo di viaggio vogliamo percorrere.
Nel viaggio della vita, la prova più difficile da superare è quella di "essere se stessi". Siamo continuamente indottrinati ed obbligati a deformarci, secondo le esigenze altrui, in un percorso di sogni, confusione, false certezze, terminando il viaggio con la consapevolezza che tutto è illusione.
Il complesso viaggio della vita, è un'esplorazione continua di noi stessi, proiettati nelle realtà altrui. Compagni di viaggio indispensabili sono: "verità", "umiltà" e "consapevolezza", senza i quali saremo costretti ad esplorare soltanto il mondo dell'illusione.
La "vera" conquista della "donna" nel mondo, sarà quella di sapersi integrare nei molteplici ruoli, che la vita la chiama a rappresentare e non da sola, ma insieme all'uomo. Costruire finalmente su fondamenta, che riescano a contemplare l'umiltà e non l'egoismo: senza rivendicazioni, senza lotte al potere, senza inganni. Ognuno con le proprie doti, che dovranno essere rispettate, perché senza rispetto dei diversi ruoli, non può esistere: né tolleranza, né libertà; generando una perpetua insoddisfazione esistenziale.
Non potrai mai essere una donna libera, dentro la prigione delle tue bugie.
Riconoscerai il vero amico, nel momento del bisogno. Il vero amico dimostrerà rispetto per il tuo dolore, anche se non sarà in grado di aiutarti. Tutti gli altri, saranno soltanto curiosi o addirittura compiaciuti.