Scritta da: Daniele Di Giovambattista
Come tessere d'un puzzle lentamente si delinea il futuro immaginato.
Commenta
Come tessere d'un puzzle lentamente si delinea il futuro immaginato.
Gli amici sono quelle rare persone che ti chiedono come stai e poi ascoltano persino la risposta.
Gli amici sono come le stelle... possono essercene a milioni, possono sembrare tutte uguali ma ognuno è diversa dalle altre, unica e speciale.
Vaghi tra le nebbie del tempo, alla ricerca di un'anima perduta... forse siamo davvero noi, teneri amanti nella cupa foschia a rincorrerci, in questa valle senza vento.
È la vita a costituire l'unica realtà e il vero mistero. La vita è molto di più che semplice materia chimica, che nelle sue fluttuazioni assume quelle forme elevate che ci sono note. La vita persiste, passando come un filo di fuoco attraverso tutte le forme prese dalla materia. Lo so. Io sono la vita. Sono passato per diecimila generazioni, ho vissuto per milioni di anni, ho posseduto numerosi corpi. Io, che ho posseduto tali corpi, esisto ancora, sono la vita, sono la favilla mai spenta che tuttora divampa, colmando di meraviglia la faccia del tempo, sempre padrone della mia volontà, sempre sfogando le mie passioni su quei rozzi grumi di materia che chiamiamo corpi e che io fuggevolmente ho abitato.
Niente è più pericoloso d'un grande pensiero in un piccolo cervello.
Il pensiero è il fiore, il linguaggio il boccio, l'azione il frutto dietro di esso.